La festa di Halloween, come abbiamo visto parlando del capodanno celtico che si tiene a Riolo Terme, non è soltanto un fenomeno di importazione, proviene dagli Stati Uniti, ma è invece frutto di una tradizione autenticamente europea e romagnola in particolare.
La vigilia di Ognissanti, era considerata dalla “ vulgata comune “, una notte magica, collocata com’era ai confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti, che nella specifica occasione erano un tutt’uno, le barriere fra i due mondi erano cadute e la terra era popolata da creatura fantastiche, dotate di misteriosi poteri.
In Romagna c’era questa usanza: la notte della vigilia, prima di coricarsi, era come una consuetudine lasciare la tavola apparecchiata, con i resti della cena posti bene in vista per le anime dei nostri cari, che quella notte tornavano a farci visita.
Nella notte di Ognissanti, va in scena dunque l’antichissima tradizione medievale, all’interno del suggestivo castello situato sulla Rupe.
I visitatori saranno accompagnati nelle sale, nelle coorti e nei passaggi e nelle segrete della Rupe, con sullo sfondo una scenario caratterizzato dalle luci tremule di centinaia di fiaccole. Il castello è popolato da misteriose e arcane presenze, da fantasmi di armigeri, da streghe e folletti, in tutto fra incantesimi e sortilegi.
Qui si potranno incontrare le anime di Margherita, Claradia, Jacopa, Apollonia, Bonifacio e Achille, che nel Medioevo e nel Rinascimento, frequentavano la Rupe di Castrocaro.
L’ enoteca del castello, sarà trasformata nella specifica occasione, nella “ Taverna dei misteri “, infatti verranno proposte i piatti tipici della Romagna Toscana, con “i mangiari delle strie “, vin brulè, dolci e altre specialità della Romagna.